mercoledì 25 agosto 2010

Volpino il Vichingo - II Puntata

Sono passate più di due settimane da quando sono arrivato in Norvegia. Vi avevo lasciato dicendovi che non vedevo l'ora di iniziare sul ghiaccio. Bè abbiamo iniziato e i primi allenamenti sono stati diciamo così, "strani"! Io abituato ad avere sempre gli stessi compagni di squadra, sempre lo stesso stadio mi sono ritrovato in una realtà completamente diversa. Questo sopratutto durante la prima settimana mi ha creato non pochi problemi. Ho scoperto proprio il primo giorno di allenamento che norvegesi e svedesi non parlano la stessa lingua ma si capiscono tranquillamente, non una bella notizia per me, visto che Lusth quando parla alla squadra lo fa in svedese, e in pratica sono l'unico a non parlare la loro lingua; certo, tutti parlano inglese ma logicamente tra di loro preferiscono il norvegese. Come dicevo la prima settimana è stata dura per me senza macchina e senza internet in appartamento, con un solo allenamento al giorno, le giornate non passavano mai!! Devo ammettere che mi è passata più di una volta in testa la domanda: "ma chi me l'ha fatto fare?". In quei giorni le persone a me vicine e che mi conoscono di più sono state per me di grande aiuto.

Pian piano si avvicinava sabato, giorno della prima partita amichevole (contro una squadra di seconda divisione), e contemporaneamente giorno dell'arrivo della mia fidanzata che è stata qui, ahimè, solo una settimana. Dopo quel giorno credo siano cambiate tante cose: la partita è andata bene e penso che in molti abbiano capito che non ero un italiano portato in Norvegia chissà per quale motivo da Lusth, ma un giocatore in grado di aiutare la squadra. Questo mi ha senz'altro aiutato nell'inserimento graduale nel gruppo. Poi come detto è arrivata la mia ragazza e questo mi ha reso sicuramente molto più tranquillo. Il giorno successivo stavamo passeggiando sul lungomare di Asker, quando abbiamo incontrato un mio compagno di squadra che stava mettendo la barca in acqua che ci ha chiesto se volessimo fare un giro. Chiaramente la nostra risposta è stata positiva e abbiamo passato un pomeriggio meraviglioso tra i fiordi e visto delle case magnifiche. La seconda settimana è iniziata con tre allenamenti al giorno, due sul ghiaccio e uno in palestra. Si è cominciato a fare fatica per davvero ma per fortuna Luciano Magi si è preso cura di me durante la preparazione estiva! Mercoledi abbiamo fatto solo un allenamento e al pomeriggio era previsto quello che loro chiamano “Team Building”, in poche parole fare squadra.

Siamo andati su una spiaggia vicino ad Asker e li divisi in 5 squadre ci siamo dati battaglia in 5 diverse specialità: pesca di granchi, nuoto, tuffi (da 3, 5 o 10 metri), calcio e gara con i pedalò. Anche questa un esperienza nuova ma sicuramente molto bella, peccato per il brutto tempo e l'acqua gelata.. Giovedì abbiamo giocato la prima "vera" amichevole contro lo Stjernen squadra della città di Fredrikstad a sud di Oslo. Abbiamo giocato molto bene e vinto 6 a 0. Questa era la mia prima partita all'Askerhallen e devo dire che sono stato accolto molto bene e che il pubblico è stato sicuramente molto caldo. Non sapevamo ancora che venerdì mattina ci aspettava un allenamento durissimo, probabilmente il più faticoso da quando sono qui, ma d'altronde, è proprio per gli allenamenti non proprio leggeri che mi ricordavo molto bene Mats Lusth. Questa settimana è passata in un baleno (a differenza della prima) e sabato mattina mi tocca accompagnare la mia ragazza all'aeroporto che dista più o meno 50 minuti da Asker; per raggiungerlo bisogna attraversare un tunnel che attraversa il mare. Nel pomeriggio tutte le squadre della prima divisione norvegese (la lega si chiama Get Ligaen) devono trovarsi a Oslo nel centro Olimpico per svolgere dei test fisici che prendono il nome di Iron Man. I miei compagni di squadra me ne avevano parlato, sono dei test veramente duri. Io non li ho fatti perché da quando ho 16 anni ho un problema cronico alla schiena che non mi permette di svolgere certi esercizi. Mi sono limitato a fare il tifo per i miei compagni, perché è una competizione a squadre e allo stesso tempo individuale: la squadra meglio classificata e il giocatore con i migliori risultati nei test ricevono un premio in denaro. Dopo due settimane posso dire di essere molto contento, mi sono inserito bene nella squadra e le prime amichevoli sono andate bene. Il posto come detto è molto bello e poter passeggiare la sera sul lungomare non è una cosa da poco..per un montanaro!=